Le precisazioni del progettista sul “nuovo” Laceno

A seguito della presentazione del progetto della nuova stazione sciistica del Laceno e la pubblicazione del nostro articolo, molti sono stati gli appassionati che hanno commentato e posto domande su alcuni aspetti del progetto stesso. Così abbiamo sentito il progettista, l’ing. Massimiliano Rogata, che in merito al progetto spiega:

E’ evidente che l’intera offerta turistica deve essere profondamente rivista e ristrutturata, per quanto possibile non limitandosi alla semplice sostituzione degli impianti esistenti, ma prevedendo il potenziamento delle attrezzature per gli sport invernali e la promozione di quelli estivi, dando la possibilità al turista, alle famiglie e agli appassionati della montagna di sostare in loco per più di una giornata e di trovare tutti i servizi necessari ed indispensabili per una moderna stazione turistica.

Pertanto il progetto “generale” si articola attraverso una serie di azioni che prevedono:

  1. Miglioramento dell’offerta del comprensorio sciistico;
  2. Riqualificazione del patrimonio architettonico e miglioramento dei servizi esistenti;
  3. Ampliamento dei servizi offerti e destagionalizzazione di flussi turistici.”

“E’ chiaro” – aggiunge Rogata – “che il primo passo è l’adeguamento degli impianti funiviari con la sostituzione delle seggiovie e delle sciovie esistenti, intervento necessario per rimettere in moto la stazione.”

Ingegnere, è spesso detto che il Laceno non sia solo neve, in tal senso cosa propone il progetto per incrementare il turismo tutto l’anno?

Siamo convinti che il Laceno possa e deve funzionare 365 giorni all’anno e non solo durante i mesi invernali con neve, fondamentali risultano tutti gli interventi finalizzati all’ampliamento dei servizi offerti ed in particolare quelli legati alla destagionalizzazione dei flussi turistici che potranno essere attivati già con il primo step relativo all’adeguamento degli impianti esistenti.”

I nuovi impianti, oltre a rendere nuovamente le piste agibili, cosa permetteranno al turista?

“Utilizzare gli impianti di risalita significherà arrivare in quota e non solo ammirare i bellissimi panorami ma anche poter scegliere tra i numerosi sentieri esistenti per fare trekking o magari mountain biking.”

Lei citava un settore in forte crescita, quello della mountain bike, dunque con la realizzazione del progetto, cosa avranno a disposizione i già numerosi bikers frequentatori del Laceno?

Il biker, in funzione della propria abilità, deciderà se scendere attraverso le brecciate esistenti o percorrere i sentieri che già esistono nel bosco e che vanno semplicemente sistemati per la pratica della disciplina, o ancora spostarsi lungo i tratti di pista da sci opportunamente preparati con strutture in legname, oppure raggiungere i tracciati per cicloturismo già realizzati. Verrà di fatto completato il Laceno Bike Park (per qualcuno sappiamo bene realizzato!).”

Oltre la bici, quali altre attività saranno promosse dall’intervento?

“Si potrà utilizzare il parapendio con partenza da sopra la pista <le Aquile> e per i più piccoli e le famiglie allestire dei baby park e aree destinate al tubing invernale ed estivo.”

In definitiva, come riassume la pianificazione che ha portato avanti insieme all’amministrazione comunale?

“Le idee credo siano piuttosto chiare; la stazione sarà rivista in chiave moderna, ma è fondamentale adeguare gli impianti esistenti.”

ing. Massimiliano Rogata

Lo stesso ingegnere ci ha fornito anche una serie di fotografie di attrezzature già in uso in altre località, che potrebbero trovare applicazione presto anche sul nostro amato Laceno!

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